23 ottobre 2018 / Cucina

La perla di Sorrento


Tra i tanti tesori presenti nella nostra penisola, uno scrigno un pò irregolare, piccolo e marroncino contiene una vera e propria perla.. la noce Sorrentina.

Tracce di queste coltivazioni risalgono già ai tempi degli antichi Romani che consideravano il frutto segno di prosperità, fino ai Pompeiani che ne coltivavano una varietà simile a quella presente tutt’oggi in Penisola.

Le noci di Sorrento presentano due varietà: una un pò più allungata e appuntita all’apice ed un’altra leggermente più piccola e tondeggiante con un guscio più liscio.

Questo guscio racchiude la vera e propria perla, un gheriglio dal sapore gradevole, poco oleoso e di colore bianco crema. 

Consumate regolarmente le noci di Sorrento contribuiscono alla riduzione del colesterolo (LDL) ed oltre ad essere ottimi antiossidanti sono riconosciute come agente positivo nella riduzione degli infarti (meno 25% per chi le consuma almeno una volta a settimana). 

Presidio Slow food, innumerevoli sono gli utilizzi in cucina: primi, secondi, dolci e persino liquori.

Attenzione amici, non tutte le noci sono di Sorrento… quindi imparate a riconoscerle.

Quando il gheriglio di noce si separa facilmente dal suo guscio, quando a settembre-ottobre ne trovi a tonnellate e non in altri mesi dell’anno, quando non sono allungate o tondeggianti ma lisce e dal guscio sottile, allora si, puoi dire di aver trovato la perla di Sorrento!

Ed ora non vi resta che mettervi alla ricerca perché il tempo volge al termine. Avete voglia di assaggiarla?

Valentina Gargiulo

#MelRoseFriends