Pompei: la città ritrovata
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Chi non ha mai sentito parlare almeno una volta di Pompei?
Partiamo dalla famosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C. che comportò la totale distruzione delle città di Pompei, Ercolano e Castellammare di Stabia, ricoprendo, in particolare Pompei, di metri e metri di lava.
Gli scavi iniziati nel 1748, hanno riportato alla luce diversi reperti tra cui: vasi di terracotta, intere stanze di case e negozi e cosa ancora più straordinaria, sono stati ritrovati scheletri di corpi umani e di animali oggi visibili durante una visita agli Scavi Archeologici.
Una città a pianta romana, quindi con un’urbanistica molto precisa e regolare, che prevede la presenza di due strade principali: decumano e cardine che si incrociano ad angolo retto al centro del quale si trova il foro.
Il decumano, l’asse che va da est a ovest, è anche conosciuto come via dell’Abbondanza, per la presenza di una grande fontana affiancata da una cornucopia, simbolo dell’abbondanza e della prosperità.
Altre strade secondarie, i cardini, si susseguono numerose nel senso opposto ed hanno all’interno case, negozi e addirittura edifici inabitati per città immense e pochi abitanti al suo interno.
Il foro è il centro cittadino, la piazza dove si amministrava la giustizia, il luogo di incontro, sede del tempio per il culto urbano, insomma il vero cuore della città.
Pompei è unica al mondo.
Ma non è tutto: esiste una Pompei più intrigante, quella delle “Lupanare” (lupe, dal latino “prostituta”).
Nelle antiche città romane, erano questi i luoghi dedicati al piacere sessuale mercenario, dei veri e propri bordelli.
Pompei è senza dubbio la meta più ambita dai turisti che, arrivati a Napoli, decidono di visitare uno dei più famosi siti culturali del patrimonio mondiale.
Potrei parlare ore della città di Pompei ma concludo dandovi un consiglio.
Munitevi di zainetto, scarpe comode e ombrellino per ripararvi dal sole e date inizio alla vostra avventura.
E’ arrivato il momento di diventare il vero protagonista di questa esperienza.
#MelRoseFriends